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Pubblicare in self publishing – Intervista ad Anna Nihil

Dopo l’intervento di Giorgio Borroni (che trovate qui), ecco una nuova testimonianza di un autore self. Anzi, un’autrice, Anna Nihil, la cui biografia a cura dell’autrice potete leggere a fine articolo.
Buona lettura!

 

Anna, dicci qualcosa di te. Chi sei?

Una ragazza come tante. Forse solo con più fantasia e sensibilità. Mi piacciono i romanzi thriller, i film con trame credibili e avvincenti, le passeggiate nella natura e gli animali, in particolare i cani. Sono stata blogger per amore del cinema e mi sono divertita a muovermi come un’inviata nei Festival di Roma e Venezia. Adesso solo Fiere del libro dove la gioia di presentare i miei libri fa a pugni con il mio imbarazzo nello stare al centro dell’attenzione. Il mio sogno nel cassetto resta scrivere una sceneggiatura per un lungometraggio o una serie. Chi lo sa, magari prima o poi ci riesco.

 

Che tipo di romanzi scrivi?

Ho esordito con un chick-lit, non sapevo di aver scritto un libro di quel genere, non sapevo che esistesse quel genere! Non trovavo più libri adatti alla mia età, cercavo qualcosa di allegro, scanzonato, ma anche realistico e pungente… e ho scritto La maledizione dello Yorkshire. Poi mi sono dedicata ai noir, realizzando una trilogia ora raccolta in un unico volume dal titolo Benvenuti a NihilVille. Tra un noir e l’altro, per disintossicarmi ho scritto delle fiabe. Fiabe per adolescenti/adulti, perché hanno subito un po’ l’influenza oscura dei noir. Quando si scrive un noir, un thriller, gialli o simili, per regalare al lettore un incubo o una scena cupa memorabile, uno scrittore legge tantissimo, si documenta, riempiendosi di notizie orrende, che fanno salire il disgusto per gli esseri umani! Ecco perché, per me, era necessario disintossicarmi scrivendo poi storie di tutt’altro genere.

In seguito, mi sono dedicata ai romanzi storici. Una scelta faticosa, ma che mi ha dato molte soddisfazioni. L’ultimo romanzo del 2018 è Mettici una pietra sopra, mi dicono sia un up-lit, ovvero, pur partendo da un contesto drammatico, riesce a risollevare il morale dei lettori.

 

Da quanto pubblichi in self?

Da sempre. Non avevo mai pensato ai romanzi fino a quando non ho scoperto questa opportunità. Un attimo prima di pubblicare il mio primo romanzo in self ha trovato un editore, ma in tutta onestà è stata un’esperienza inutile. Tutto quello che ho imparato è stato a non fidarmi più. Mentre come autrice self, costretta a essere l’editore di me stessa, ho imparato moltissimo. La necessità mi ha portata a studiare tutto quello che non sapevo sull’editoria. Non mi illudo, ho ancora da imparare, e va bene così, è bellissimo, la voglia di migliorarsi è un buon motivo per svegliarsi la mattina.

 

Hai mai pubblicato con un editore “tradizionale”?

Con l’editore tradizionale non ha funzionato perché la distribuzione era inesistente, tanto quanto la promozione. Anche l’editing al mio testo non è stato granché. La copertina non mi piaceva e il prezzo di vendita era assurdo, troppo elevato per un’esordiente.

Ciò di cui ha bisogno un autore, gli unici motivi validi per cercare l’aiuto di un editore sono: l’editing, la distribuzione e la promozione. Purtroppo sono tre cose in cui anche gli editori hanno grandi difficoltà. A mio avviso, per un editore, fallire su editing e distribuzione è gravissimo. Sulla promozione potrei anche giustificarli, non è facile ed è un aspetto su cui anche l’autore deve fare la sua parte. Comunque, sto vedendo molti editori diventare self o ibridi, per me è un chiaro segnale, sono una specie in estinzione ed è solo colpa loro, di certe loro oscene proposte di contratto. Se nei loro contratti avessero mostrato un minimo di rispetto per il lavoro di un autore, il self non avrebbe trovato terreno fertile. Loro offrono (nelle migliori delle ipotesi!) l’8%, il self il 20%… la matematica non è un’opinione. Perché farsi sfruttare?

 

Come giudichi la tua esperienza nel mondo del self?

Ho visto questo mondo cambiare moltissimo! Con il self in pratica ci hanno detto: “Ehi, tu! Puoi scrivere il tuo libro e farlo come ti pare!”. Questo, all’inizio, aveva portato a un eccesso di fantasia. Davvero, vedevo gente realizzare il proprio libro usando caratteri illeggibili, colorando il testo (una riga viola, una blu, una verde)… Poi, nel confronto tra noi autori e soprattutto con il pubblico, ha iniziato a diventare evidente che se volevamo competere con l’editoria tradizionale dovevamo realizzare libri seri, seguendo le norme editoriali. Non puoi gareggiare con Bolt senza allenarti, senza prenderlo come modello di riferimento da eguagliare e superare. Se ti metti accanto a Bolt per una corsa, così, come uno sprovveduto, non puoi che perdere. Questo pensiero deve aver sfiorato molti, d’improvviso, nel giro di un anno, sono spariti i libri “fantasiosi” e il livello dei testi self è aumentato… e continua a crescere!

Io mi sono trovata benissimo, perché mi piace imparare, mettermi alla prova, non mi arrendo facilmente, ho un buono spirito di adattamento, creatività… e soprattutto conservo la mia libertà e non sento quella orrenda sensazione di aver svenduto o perso le mie storie, restano sotto il mio stretto controllo. Per assurdo, è aperto a tutti, ma non è per tutti il self. Quelli che sperano di avere la pappa pronta e diventare milionari con un solo libro e senza impegno… non solo farebbero meglio a stare alla larga dal self ma anche dagli editori. Serve umiltà, lavoro e dedizione.

 

Anna Nihil è una giovane blogger e scrittrice. Nel 2005 fonda Anna Nihil Showun salotto virtuale in cui confrontarsi sullo showbiz con un occhio di riguardo alla cinematografia.
Nel 2010, attraverso un concorso, giunge alla sua prima pubblicazione La Maledizione dello Yorkshire, un divertente e pungente chick lit.
In seguito sceglie la strada del self-publishing per dare massima libertà alla sua creatività. Realizza personalmente le copertine dei suoi libri. Sperimenta uno stile di scrittura unico e innovativo che ottiene il gradimento del pubblico più disparato.
Pubblica Mandy, un romantico noir, ricevendo numerosi commenti favorevoli. Continua con i noir La figlia di Satanae Il trio delle Meraviglie, arrivando al compimento di una saga nota come La trilogia di NihilVille.
Molto apprezzata anche la fiaba Luna, il remake letterario L’Unica Nottee Angelica Sfuggente.
Nel 2014 invitata alla prima Biennale della Creatività a Verona presenta il suo primo romanzo storico, Rivoluzione.
Nel 2017, presenta La Rivincita di Monna Lisain anteprima a Milano Tempo di Librie al Solone Internazionale del libro di Torino.
La novità del 2018 è Mettici una pietra sopra.
Attualmente, la Trilogia di NihilVille è pubblicata in un unico volume dal titolo Benvenuti a NihilVille.
Luna, L’Unica Notte, Angelica Sfuggentee un nuovo romanzo breve, Malisa e il lupo, sono raccolte il un unico libro: 4 Fiabe per te.

 

 

 

 

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